
Massa, Apre uno sportello AIVV in città
Arriva una succursale dell'associazione Italiana Vittime della Violenza, presente in Italia dal 2006. Alla base dell'associazione c'è una forte motivazione personale e le piena volontà di offrire una valida assistenza morale, psicologica e legale in tutti i casi di violenza, mediante un supporto concreto e un aiuto immediato, senza alcuno scopo di lucro.
«E' importante che le donne siano sempre più sensibilizzate al tema - osserva Massimo Santucci, presidente dell'Aivv - e che sappiano riconoscere la violenza, soprattutto che sappiano ribellarsi alle di-verse forme di violenza: essere figli di donne combattive è essenziale per poter cambiare cultura perché sono le donne che cambieranno il mondo».
A dirlo è, appunto, Massimo Santucci, figlio di un padre violento e di una madre che ha reagito, allontanandosi dal tetto coniugale per trovare accoglienza in Svizzera.
«Grazie a mia madre sono cresciuto lontano dalla violenza - spiega - maturando in me la consapevolezza che la violenza sulle donne è un fenomeno da contrastare. Se mia madre avesse accettato e continua-to a subire, forse sarei diventato anch'io un uomo violento, non conoscendo alternative e tracce diverse.
La mia formazione parte proprio da quel gesto di mia madre, in quella sua decisione presa nel rifiuto della violenza. Grazie a quel gesto sono diventato quello che sono, ovvero una persona che combatte ed è in prima linea per arginare il fenomeno della violenza sulle donne».
Perché una sede a Massa? Santucci, cavaliere al merito della Repubblica Italiana per la cultura gastronomica, è nato a Massa, a Borgo del Ponte ed era un ragazzino quando, con la mamma, ha lasciato la città per sfuggire la violenza domestica.
Santucci diventa poi assessore al sociale a Berna, la città dove tutt'oggi vive e lavora. «Per me, dopo Sondrio, è un importante obiettivo aprire una sede anche a Massa la città che ho dovuto lasciare ma che mi è rimasta nel cuore».
Angela Maria Fruzzetti