
Saman Abbas, il processo ai famigliari
Sicuramente la strategia difensiva adottata dai Colleghi del Pakistan è quella di rinviare il processo il più possibile, tenuto presente che in Pakistan, "l'omicidio d'onore" non suscita particolare allarme sociale nella popolazione.
Ciò anche perché in contesti quali quelli della Famiglia degli Abbas la figlia, deve obbedire al padre poiché le norme tribali hanno valore di legge, tant'è che spesso, casi gravi come questo, tendono ad essere sottovalutati.
E la prova di quanto appena sostenuto la si rinviene proprio dal fatto che i Colleghi del Pakistan stanno addirittura ipotizzando la scarcerazione del padre di Saman su cauzione; ciò a dimostrazione della differente considerazione che si ha sia della fattispecie criminosa contestata che, ancora più, della figura della vittima.Inoltre, a ciò si aggiunga, che se verrà fatto un altro rinvio in Pakistan, sicuramente per il giorno 10 febbraio il padre di Saman non sarà in aula in Italia.È pur vero, però, che non si potrà rinviare all'infinito.
Bisognerebbe, dunque, optare per un'altra soluzione ovvero quella di separare le posizioni del padre da quelle dei suoi coimputati.Solo così si potrà iniziare a dare a Saman la giustizia che merita e che l'associazione che rappresentiamo auspica arrivi il prima possibile.
Avvocati Rusconi, Sanzone e Volonterio, per Associazione Italiana Vittime della Violenza